Roseto Capo Spulico: Il Fascino della Città delle Rose
Roseto Capo Spulico è una suggestiva cittadina dalle origini millenarie, situata tra la foce del fiume Sinni e la Piana di Sibari. Questo incantevole luogo fa parte delle venticinque colonie della Magna Grecia che ruotavano attorno a Sibari.
Secondo la leggenda, il nome della città deriva dai petali delle rose che sbocciavano abbondanti a Roseto. Questi petali venivano utilizzati per riempire i guanciali delle principesse sibarite, evocando un’atmosfera di fascino e romanticismo.
Roseto Capo Spulico è stato insignito del titolo di Borgo Autentico d’Italia, un riconoscimento che sottolinea la sua autenticità e il suo valore storico. Attraversare il litorale jonico calabrese per raggiungere questa destinazione regala uno spettacolo mozzafiato: una natura incontaminata, spiagge suggestive, acque cristalline e la presenza di un imponente castello che evoca storia, mito e mistero.
Un altro riconoscimento di cui questa località è insignita è quello della Bandiera Blu, assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE), a chi riesce a soddisfare criteri rigorosi, come la purezza delle acque, una gestione efficiente dei rifiuti, l’accessibilità per le persone con disabilità e la disponibilità di servizi essenziali come docce, bagni e punti di ristoro.
Con una superficie di circa 30 chilometri quadrati, Roseto Capo Spulico, diviso tra il borgo antico e la zona marittima, offre ai visitatori una vasta gamma di possibilità di cose da fare e cose da vedere.
Si può godere del mare limpido, esplorare i paesaggi collinari di grande bellezza, assaporare la tradizione enogastronomica con i prodotti a marchio De.Co. e scoprire il cuore del centro storico medievale, che custodisce storia e arte.
Il viaggio attraverso le meraviglie di Roseto inizia ai piedi del centro storico, dove si trova il più antico monumento della città: la Fontana di San Vitale. Si dice che da questa fontana sgorgasse acqua salutare per la cura degli ammalati. Salendo lungo la panoramica via, si incontra il Castrum Roseti, costruito insieme alle mura di cinta, che ospita oggi il Municipio e il Museo Etnografico della Civiltà Contadina. Attraversando la Porta Urbica, situata sul lato est del Castello, è possibile visitare la Chiesa Madre dedicata a San Nicola di Mira. Questa piccola chiesa medievale sorge sul luogo di un antico monastero basiliano del XIII-XIV secolo e presenta una facciata adornata con il coperchio di un antico sarcofago raffigurante un alto prelato che, molto probabilmente, aveva scelto Roseto come dimora, e un bassorilievo raffigurante due angioletti che sorreggono un’epigrafe.
Tuttavia, l’elemento che rende Roseto famoso in tutto il mondo è il Castello Federiciano, conosciuto come Castrum Petrae Roseti. Questo maestoso maniero, voluto dallo Stupor Mundi, Federico II di Svevia, sorge su una roccia a strapiombo sul mare. Oltre ad essere una fortezza militare strategica per il controllo del Golfo di Taranto, il castello è anche un luogo di mistero e spiritualità, come dimostrano numerosi segni lapidei ed esoterici disseminati in vari punti del maniero. Uno dei simboli più importanti è la Rosa della famiglia Rosacroce, un importante ordine templare, impressa sul portale d’ingresso. Durante i lavori di restauro, sono state rinvenute tracce di un oggetto misterioso chiamato onfale, che presenta segni riconducibili alla passione di Cristo, come l’Agnus Dei. Gli esami strumentali hanno rivelato la presenza di un oggetto metallico al suo interno, probabilmente una reliquia legata al Golgota. Potrebbe forse trattarsi del misterioso Santo Graal?
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