Cosa fare e cosa vedere ad Alessandria del Carretto: guida completa al borgo tra natura, cultura e tradizioni
Immerso nel cuore incontaminato del Parco Nazionale del Pollino, il borgo di Alessandria del Carretto è un angolo nascosto della Calabria ricco di storia, natura e tradizioni. Questo affascinante luogo offre un’esperienza unica, dove il tempo sembra fermarsi, regalando panorami spettacolari, cultura autentica e una calda ospitalità. Se ti chiedi cosa fare e cosa vedere ad Alessandria del Carretto, ecco la guida perfetta.
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Esplora il centro storico: passeggiare per le stradine di Alessandria del Carretto significa immergersi in un borgo che ha mantenuto intatta la sua bellezza senza tempo. Le viuzze acciottolate, le case in pietra e le piccole piazze sono il cuore di questo affascinante paese. I murales, frutto del progetto “Borghi Dipinti d’Italia”, abbelliscono le facciate delle abitazioni, raccontando storie locali e tradizioni popolari. Non perdere la Chiesa Madre di Sant’Alessandro Papa Martire, un simbolo spirituale e culturale del paese, che incarna l’anima religiosa del borgo. Da luglio 2025 è possibile farlo anche sfruttando il servizio di noleggio di bicicletta a pedalata assistita.
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Visita i musei: scoprirai il lato culturale e scientifico del borgo attraverso luoghi che raccontano storie di eccellenza medica, identità territoriale e tradizione popolare. Il Museo Guido Chidichimo celebra il famoso cardiochirurgo locale, offrendo una raccolta di oggetti legati alla sua carriera. Il Museo del Lupo ti farà conoscere la biodiversità del Pollino, con particolare attenzione alla fauna locale, come il lupo appenninico. Non perderti nemmeno il Museo Alessandrino delle Maschere, che racconta la tradizione del carnevale e le sue figure simboliche, i Polëcënellë.
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Esplora il paesaggio naturale che circonda Alessandria del Carretto: un territorio immerso nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, tra i più estesi del Sud Italia. Puoi percorrere i sentieri montani, che ti porteranno a scoprire panorami mozzafiato e paesaggi incontaminati. Non perdere l’Orto Botanico “Difisella”, un luogo ideale per conoscere le piante officinali e rare del territorio, e se sei fortunato, potrai avvistare qualche animale selvatico, come il cervo o il lupo. Per chi ama la fotografia, il borgo e i suoi dintorni offrono scorci ideali per catturare la bellezza autentica della vita rurale, i contrasti di luce tra le montagne e i tramonti che tingono la valle di colori intensi.
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Degusta i sapori autentici: la cucina è semplice ma saporita, con piatti tipici che raccontano la storia del luogo. Assapora il famoso U ‘ngavëlatë, un piatto rustico con verza e carne di maiale, o la lïcurdë, una zuppa con pane raffermo, cipolla e peperoni. I salumi e i formaggi locali, preparati con latte di capra e pecora, sono perfetti da gustare con i vini autoctoni, che completano l’esperienza gastronomica.
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Partecipa a eventi e feste tradizionali: dove la vita comunitaria si anima di celebrazioni che coinvolgono sia i locali che i visitatori. Ogni festa è un’opportunità per scoprire la cultura e le tradizioni del borgo. Il Carnevale Alessandrino, con le maschere dei Polëcënellë, è un evento vivace che affonda le radici in antiche danze rituali e musiche popolari. A fine aprile e inizio maggio si celebra la Festa di Sant’Alessandro, patrono del paese, seguita dalla Festa della Pitë, un antico rito arboreo, candidato a diventare Patrimonio Immateriale dell’UNESCO. Le feste religiose di fine agosto, tra cui quella di San Vincenzo e la Madonna del Carmine, sono particolarmente sentite, con la suggestiva processione delle “cinte”, portata in particolare dalle donne del borgo.
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